Smartphone in acqua? Non preoccupatevi, troveremo alcune soluzioni per cercare di far tornare a funzionare come prima il vostro cellulare.
Al giorno d’oggi quasi tutti possiedono uno smartphone in grado di resistere all’acqua ma se il vostro smartphone non è waterproof, non disperate perché lo si può salvare. Oggi vedremo quali sono le diverse modalità per cercare di recuperare il cellulare che è stato per poco tempo immerso nell’acqua.
Salvare uno smartphone caduto in acqua
E’ possibile salvare uno smartphone che cade in acqua? Innanzitutto c’è da dire che non esiste una vera e propria risposta, ma nella maggior parte dei casi, i cellulari riescono quasi sempre a ritornare funzionanti dopo essere stati a contatto con l’acqua.
La prima cosa che si pensa di fare quando si tira fuori il cellulare dall’acqua è quella di scuoterlo o soffiare all’interno dei fori che sono presenti alle estremità del telefono, pensando di riuscire a mandare via l’acqua all’interno. Queste azioni sono altamente sconsigliate poiché permettono all’acqua di scorrere in maniera più profonda in tutte le parti del dispositivo, causando un guasto maggiore.
In realtà la cosa essenziale da svolgere subito dopo aver tirato fuori dall’acqua lo smartphone è quella di spegnerlo immediatamente, il secondo passo è quello di rimuovere tutti gli accessori come per esempio la cover, e successivamente servirà togliere la batteria dal vostro cellulare e poi asciugare lo schermo del cellulare. In caso di batteria danneggiata dovremmo valutarne la sostituzione con costi variabili in base al tipo di cellulare che possediamo.
Dopo aver effettuato i passaggi precedenti, si dovrà mettere lo smartphone in un luogo asciutto oppure asciugarlo in maniera molta accurata e ad una temperatura non troppo alta per evitare di danneggiare. E’ possibile anche immergere lo smartphone all’interno di una coppa ricoperta di riso, in modo tale da far assorbire l’umidità che il cellulare inevitabilmente ha al suo interno dopo essere caduto in acqua.
Alla fine basterà aspettare alcuni giorni per poter riaccendere e visualizzare se il vostro smartphone funziona in maniera corretta.
In caso il vostro cellulare non dovesse funzionare in modo corretto o non dovesse proprio accendersi, dovrete tenerlo sotto carica per 2 ore. Se il cellulare si accenderà il gioco è fatto; in alternativa dovrete recarvi assolutamente in un centro assistenza, che vi cambierà i componenti danneggiati.
Chi paga la riparazione in questo caso? Per risponde a questa domanda basta leggere il nostro articolo: cosa copre la garanzia del telefono, in modo tale da farsi una idea su quali possano essere i danni coperti dalla casa madre.
Il rimedio del riso
Uno dei rimedi, che avevamo già accennato, per cercare di poter recuperare il proprio smartphone, è quello di mettere il cellulare nel riso.
Ma perché porre il cellulare nel riso può essere un rimedio? Può essere ritenuto un rimedio che nella maggior parte dei casi funziona, perché il riso ha una proprietà molto efficace: quella di essere in grado di assorbire tutta l’umidita presente.
Quando si toglie lo smartphone fuori dall’acqua e lo si asciuga con un panno, dopo è meglio metterlo all’interno di un sacchetto che si utilizza per congelare gli alimenti, chiudere il sacchetto e riporlo in un contenitore pieno di riso crudo; bisognerà mettere il contenitore all’interno del freezer e far trascorse almeno 48 ore, alla fine potrete togliere, riaccendere il cellulare, caricarlo ed infine vedere se il vostro cellulare è in grado di funzionare come una volta.
Cosa fare se lo smartphone finisce in acqua
Oltre alle procedure elencate prima, vediamo quali sono le azioni da effettuare e quelle da evitare in caso il cellulare finisca in acqua.
Le cose da fare sono:
- spegnere il dispositivo il più presto possibile, così da togliere alimentazione ed evitare ulteriori danni al cellulare;
- asciugare la parte esterna così da evitare che penetri altra acqua all’interno;
- rimuovere la batteria e la SIM così da tentare di salvarle;
- portare lo smartphone in posti freschi e asciutti così da cercare di eliminare il più possibile il liquido;
Le azioni da evitare assolutamente sono:
- scuotere il dispositivo, va evitata questa azione per impedire che l’acqua possa espandersi lungo la parte interna dello smartphone;
- soffiare nel dispositivo, in questo caso si potrebbe aiutare l’acqua ad entrare più a fondo;
- utilizzare per molto tempo il phon per asciugare il cellulare. All’interno dello smartphone si potrebbero sciogliere i vari componenti elettronici presenti.
Come asciugare un cellulare caduto in acqua
Se avete già provato ad utilizzare il rimedio del riso, ma non è stato per niente efficace nel vostro caso, potete sempre rimediare asciugando il vostro cellulare utilizzando un phon.
Come prima cosa bisogna munirsi di un panno, un phon e prendere il cellulare che presenta acqua al suo interno, poi dovrete spegnere il dispositivo per evitare maggiori danni, dovrete smontare pezzo per pezzo il dispositivo: togliere la batteria, la SIM e quant’altro.
Dopodiché potrete accendere il phon ma mantenendo una distanza adeguata per non arrecare guasti, meglio se l’asciugacapelli viene utilizzato al livello minimo di calore e impostare, se presente, la ventola del phon al massimo per garantire una migliore asciugatura.
Questa azione va fatta per un breve periodo di tempo, al massimo per trenta minuti. Se al tatto sentite che lo smartphone si sta surriscaldano molto, state attenti e smettete immediatamente di utilizzare il phon perché qualcosa potrebbe bruciarsi e di conseguenza aumentare i danni arrecati al proprio telefono.
Cellulari waterproof
Ultimamente si sente molto parlare nelle pubblicità di cellulari waterproof ovvero che dovrebbero resistere all’acqua e dunque che se immersi in un liquido il cellulare non si danneggia, ma è tutto vero?
I cellulari waterproof, sono dispositivi in grado di resistere in parte alla presenza di acqua che però, con il trascorrere del tempo questa qualità di essere semipermeabile va a mano a mano a diminuire, è come se “l’essere waterproof” si consumasse a furia di essere utilizzata.
Per capire per quanto tempo ed a quanti metri un dispositivo waterproof è protetto dall’acqua, esiste un grado di protezione IP che in sostanza sono due numeri, che vanno da 0 ovvero che non si è protetti, fino a 8 ovvero che si è protetti e si può andare in acqua anche a 1 metro di distanza per più di 3 minuti.
I cellulari waterproof sono molto venduti, il primo cellulare waterproof è stato il Galaxy A3; oggi quasi tutte le marche che producono cellulari tra cui Samsung, Huawei, iPhone, Xiaomi ed Honor possiedono molti modelli di smartphone waterproof, ed hanno riscontrato molto successo.
Possedere un cellulare waterproof non assicura al 100% di essere protetti completamente dall’acqua, ma assicura di difendere al meglio il dispositivo da essa, diminuendo la possibilità di danneggiare lo smartphone. Se cade sul telefono qualche goccia d’acqua o cade in una piccola pozzanghera siamo sicuri di non danneggiarlo irreparabilmente.
Se si vuole essere più sicuri affinché il dispositivo non si danneggi ed affinché possa essere utilizzato anche mentre si è al mare, in piscina o in un luogo in cui vi è una grande quantità di acqua, è bene acquistare delle custodie impermeabili che sono state fatte apposta per proteggere completamente il cellulare da un qualsiasi luogo bagnato.
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